Molti fotografi, sia principianti che professionisti, sono irriducibili utilizzatori di fotocamere digitali. Ma fingiamo per un momento di averti convinto a dilettarti un po’ con l’analogico. Quale sarebbe una buona fotocamera per sviluppare un rullino? Quello che segue è un elenco di fotocamere, tutte facili da trovare, tecnicamente capaci e a prezzi ragionevoli, note per resistere meccanicamente e che non richiedono batterie fuori produzione, come le celle al mercurio.

Canon AE-1

Storia: La Canon AE-1 fu prodotta dal 1976 al 1984 e in quel periodo ne furono vendute più di un milione di unità. Una delle prime reflex economiche sul mercato a presentare la misurazione automatica dell’esposizione TTL, l’AE-1 è stata anche la prima reflex a utilizzare un microprocessore. È costruita principalmente in plastica stampata a iniezione per contenere i costi. Tuttavia, questo porta a un corpo comparabilmente più leggero rispetto alla maggior parte degli SLR in metallo del tempo.

Perché ci piace: questa fotocamera è una scelta solida per i principianti, in quanto offre sia una priorità dell’otturatore che una modalità manuale (anche se purtroppo nessuna modalità priorità di apertura). La misurazione tende ad essere accurata e la fotocamera può essere alimentata da una varietà di comuni batterie. Gli obiettivi Canon FD sono economici e prontamente disponibili per il sistema.

Pentax K1000

Storia: la Pentax K1000 ha debuttato per la prima volta nel 1976 (lo stesso anno della Canon AE-1) ed è stata prodotta ininterrottamente per poco più di due decenni. Il corpo è realizzato principalmente in metallo e la fotocamera è completamente meccanica in funzione (non è disponibile la modalità automatica). Il K1000 ha un esposimetro integrato che funziona con batterie generiche per fotocamere. Ricorda solo di mettere il copri-obiettivo per evitare di scaricare la carica!

Perché ci piace: La K1000 rappresenta un approccio molto diverso al mercato delle reflex amatoriali rispetto alla Canon AE-1. Entrambe sono ottime fotocamere con qualità salvifiche, ma apprezziamo molto il design meccanico della Pentax, il che significa che può essere utilizzata senza batterie (a differenza della Canon). Inoltre, grazie alla costruzione in metallo, i K1000 tendono a resistere abbastanza bene alla prova del tempo. In breve, queste fotocamere hanno la reputazione di essere semplici, ma affidabili, ideali per principianti o puristi. 

Mamiya M645

Storia: la Mamiya M645 è stata la prima fotocamera SLR in formato 6 x 4,5 dell’azienda ed è stata prodotta dal 1975 al 1987. Utilizza un otturatore elettronico sul piano focale e dispone di un mirino intercambiabile e di uno schermo di messa a fuoco, ma non di dorsi per pellicola intercambiabili. La fotocamera utilizza una batteria generica da 6 volt. Sono disponibili diverse versioni tra cui l’M645 1000 e l’economico M645J.

Perché ci piace: queste sono bellissime fotocamere sia da tenere che da usare. Non solo, sono anche meccanicamente affidabili. E mentre sul mercato ci sono più fotocamere 6 x 4,5 ricche di funzionalità (comprese molte di Mamiya), poche sono convenienti come l’originale M645.

Nikon N90s

Storia: la N90, conosciuta anche come Nikon F90x in Europa, ha debuttato per la prima volta nel 1994 ed è stata prodotta fino al 2001. Destinata ad amatori avanzati, questa fotocamera è abbastanza avanzata sulla carta, per una reflex cinematografica. Funzionalità come la misurazione Matrix 3D, un LCD sulla piastra superiore, lo scatto continuo a 4,1 fps in AF-C e una velocità dell’otturatore massima di 1/8000 di secondo sembrano le specifiche della fotocamera digitale. E funziona con quattro batterie AA, il che è un vantaggio.

Perché ci piace: La fine del secolo è stato un periodo interessante per i produttori di fotocamere; i consumatori hanno iniziato lentamente a passare dalla pellicola al digitale e molte fotocamere a pellicola avanzate hanno debuttato in un momento in cui il mercato si stava prosciugando. In un certo senso, l’N90s offre quasi la stessa sensazione e maneggevolezza di una moderna DSLR Nikon in un corpo SLR a pellicola.

Minolta X-700

Storia: al momento della sua uscita nel 1981, la X700 era la fotocamera con messa a fuoco manuale di primo livello di Minolta. Un successo di mercato, è stata prodotta ininterrottamente fino al 1999 ed è stata anche l’ultima reflex manuale con messa a fuoco prodotta dall’azienda. Le caratteristiche distintive includono la misurazione flash TTL, un mirino luminoso e più modalità di esposizione automatica. Come la Canon AE-1, il corpo è realizzato principalmente in plastica, il che riduce il peso (e il costo di produzione). Utilizza batterie generiche per fotocamere.

Perché ci piace: l’X-700 offre sia la modalità di esposizione automatica programmata che la modalità Priorità di apertura, nonché la modalità completamente manuale, rendendola una buona scelta per coloro che imparano.

Olympus XA

Storia: la Olympus XA è una delle più piccole fotocamere a telemetro da 35 mm mai realizzate. Venduta dal 1979 al 1985, questa fotocamera possiede un obiettivo Zuiko 35mm F2.8 molto nitido (con un’apertura a 4 lamelle) dietro uno sportello scorrevole protettivo. La fotocamera è solo a priorità di diaframma. La fotocamera stessa è costruita principalmente in plastica.

Perché ci piace: c’è molto da apprezzare in questo minuscolo telemetro: è incredibilmente silenzioso, l’obiettivo è nitido e la misurazione è buona. Rappresenta anche uno dei modelli di fotocamera più insoliti del suo tempo. La leva di messa a fuoco è certamente un po’ piccola e poco pratica, ma la scala della profondità di messa a fuoco rende le cose un po’ più facili.